Vino bianco lazio

Frascati, Genazzano, Marino Superiore, Aleatico, Colli Etruschi, Colli Albani, ma anche Vignanello, Velletri e Cesanese del Piglio: ecco alcuni tra i vitigni e i vini più famosi prodotti nella regione più importante del centro Italia, caratterizzata di un clima unico a livello nazionale: il Lazio. Come tante regioni italiane, anche quella che custodisce la capitale è contraddistinta da una notevole varietà paesaggistica: le pianure si alternano alla costa estesa e sabbiosa e alle colline che caratterizzano l'entroterra. E' proprio qui che si può rintracciare una delle roccaforti della produzione vinicola laziale: i Colli Albani, un'area che si trova a sud della città di Roma e custodisce il meglio della tradizione enogastronomica regionale. Contrariamente a quanto si possa pensare, e soprattutto a quanto succede in altre regioni italiane, il 70% del vino che si produce in Lazio è bianco, ... continua

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      prosegui ... , il problema è che poche tra le bottiglie che vedono la luce riescono ad accreditarsi tra le migliori del panorama nazionale. Sin dai tempi degli antichi romani, la zona cosiddetta dei Castelli soddisfa le esigenze dei laziali: uno dei primi vini a far parlare di sé oltre i confini nazionali fu proprio il Frascati, esportato in Inghilterra agli inizi dell'età contemporanea. L'area di produzione di questo vino fa capo ai Colli Romani, ed in particolare al comune omonimo, poco distante dal confine tra Lazio e Campania. Le colline adibite alla coltivazione di queste uve sono quelle dove un tempo viveva il villaggio di Alba Longa: si caratterizzano per un'origine vulcanica. Ottenuto utilizzando alcuni tra i più famosi vitigni d'Italia, quali il Trebbiano Toscano e la Malvasia di Candia, fin dai tempi antichi il Frascati DOC era considerato un vino assolutamente beverino e gradevole sia al gusto che all'olfatto. Con il passare del tempo, l'utilizzo aggiuntivo di vitigni autoctoni ha fatto di questo vino il punto di riferimento per l'enologia laziale. Si preferisce lavorarlo in grosse vasche di acciaio inox e metterlo in vendita generalmente nel mese di aprile successivo alla vendemmia: stiamo parlando di un vino semplice, da consumare giovane, preferibilmente entro i primi due anni dall'imbottigliamento. All'esame visivo si presenta di un colore giallo paglierino carico, mentre il sapore ha spiccate note acidule, ma una morbidezza pari a pochissime altre specialità. Per consentire al Frascati DOC di dare il meglio di sé si consiglia di berlo fresco, ad una temperatura massima di 8 gradi, in accompagnamento ai piatti tipici della cucina romana e laziale e non necessariamente a base di pesce. Con questo vino si possono innaffiare le fettuccine con le rigaje de pollo, piuttosto che le carni bianche, le verdure grigliate, i formaggi e, naturalmente, anche il pesce (in particolare, si fa amare insieme al carpaccio di cernia). Legato ad una leggenda e conosciutissimo a livello nazionale è il vino Est!Est!!Est!!!, prodotto nella zona di Montefiascone. Si tratta di un vino DOC le cui origini risalgono all'epoca medievale. Si narra che un servitore di Monsignor Defuk - inviato al seguito di Enrico V - in procinto di trasferirsi nel Lazio, lo invitò a scrivere la parola Est sulle cantine che servivano vino buono. Il fido servitore Martino rimase talmente colpito dalla bontà del vino di Montefiascone che la scrisse per ben tre volte. Il monsignore si trasferì da quelle parti, e da allora, ogni anno una botte di vino nuovo viene versata sulla sua tomba in segno di ringraziamento e buon augurio.

      Avvicinandosi alla costa, si raggiunge la zona di produzione di uno dei vini rossi più buoni del centro Italia: il Circeo Rosso. Si tratta di un vino DOC prodotto solo ed esclusivamente entro i confini della provincia di Latina, in un'area che comprende anche il famosissimo Parco Nazionale del Circeo. Caratterizzato da una gradazione alcolica massima di 11,5 gradi, il Circeo si presenta rosso rubino discretamente intenso agli occhi, mentre vanta un odore tipicamente vinoso ed un sapore pieno, armonico e moderatamente tannico. Il novero degli abbinamenti conta soprattutto sui piatti tipici regionali, in quanto si tratta di un vino a tutto pasto. Se invece ci si sposta nella parte settentrionale della regione, in particolare entro i confini della provincia di Viterbo, si entra nella zona di produzione del famoso Aleatico di Gradoli, un vino rosso liquoroso e perfetto per l'accompagnamento dei desserts. A dire il vero, anzi, a dirla con i romani, 'a morte sua è il tozzetto viterbese, un biscotto croccante molto simile al cantuccio toscano. Rimanendo a nord, Sangiovese e Montepulciano la fanno da padroni nella zona di Cerveteri. Nella regione laziale, la varietà dei vini procede di pari passo con quella dei vitigni autoctoni, situati praticamente in ciascuna delle cinque province. Su tutti, è d'obbligo menzionare la Malvasia del Lazio, vitigno a bacca bianca da cui vedono la luce bottiglie eccezionali, ma anche il Grechetto e il Roscetto, tipici del Lazio settentrionale.