Galatina

La zona vinicola

L'area di produzione del Galatina DOC è posta a 25 chilometri circa a sud di Lecce nella Pianura Salentina.

La pianura è totalmente assenta di rilievi, con un suolo di tipo carsico con terreni di notevoli strati di terra rossa. I corsi d'acqua superficiali sono assenti ma la fornitura idrica è garantita dalla presenza di molti inghiottitoi (chiamate vore o capoventi), che convogliano l'acqua piovana nel sottosuolo per formare dei fiumi carsici sotterranei dai quali le piante possono trarre il necessario nutrimento.

L’aspetto geologico della Penisola Salentina è originato dal basamento carbonatico cretaceo, dislocato da faglie, su cui giacciono i sedimenti delle formazioni terziarie e quaternarie emersi dalla profondità marina durante l'emersione del mare che ha formato questa parte d'Italia. Questa emersione deriva dagli eventi tettonici che si sono susseguiti nella regione salentina a partire dal Mesozoico, con numerose emersioni e successive ingressioni marine.

Questo ha creato un substrato carbonatico su cui giacciono le unità di più recente deposizione: le calcareniti mioceniche ed i sedimenti calcarenitici, argillosi e sabbiosi pliocenici e pleistocenici.

Il suolo è quindi ricco di numerosi sedimenti fossili che alimentano e nutrono le viti, fornendo loro le particolari e favorevoli condizioni vitali che poi si riflettono nel vino.

Il clima è molto mite e temperato, classico del Salento, con brezze marine ma bassi tassi di umidità.

Il Negroamaro Galatina

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I vitigni coltivati

Il Negro Amaro è il vitigno principale utilizzato per la produzione dei vini nella zona sotto la denominazione Galatina, con gli altri autoctoni generalmente coltivati in Puglia affiancati da qualche nobile di importazione.

Il Negro Amaro fu forse introdotto dai Greci durante la loro emigrazione nel sud Italia per formare le colonie che poi sarebbero appartenute a quella civiltà definita Magna Grecia.

Il suo nome deriva dal dialettale niuru maru che descrive le caratteristiche nere degli acini e il gusto tipicamente amarognolo di quest'uva.

La sua diffusione risiede soprattutto in Puglia e con i suoi 32.000 ettari coltivati è il sesto vitigno italiano per estensione vitata.

La buccia è nero violacea, molto spessa e concentrata di pruina. Le produzioni sono costati e abbondanti, con predilezione per i terreni calcarei e argillosi, anche se si adatta a tutti i tipi di terreni e climi aridi e caldi. I sistemi di allevamento utilizzati sono l'alberello e il tendone.

Questo vitigno è sensibile alla muffa nobile e alla tignola, ma resiste bene alla brina e ad altre malattie comuni della vite.


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Il Galatina DOC rosso

Un grappolo di Negroamaro La denominazione di origine controllata Galatina nasce il 4 aprile 1997 per produrre vini bianchi, rossi e rosati, anche nella tipologia frizzante, nei comuni di Galatina, Cutrofiano, Aradeo, Neviano, Secli, Sogliano, Cavour e Collepasso, tutti in provincia di Lecce.

Le uve autorizzate sono il Negro Amaro, che deve essere presente per almeno il 65% nell'assemblaggio, e le altre autorizzate nella provincia di Lecce con quote non superiori al 35%.

Le rese massime delle uve sono fissate a 15 tonnellate per ettaro, e i vini devono avere gradazione alcolica non inferiore a 11,50% vol.

Le operazioni di vinificazione possono essere effettuate, dietro autorizzazione del Ministero, anche nell'intero territorio delle province di Lecce, Brindisi e Taranto per quelle aziende che siano idonee e rispondano ai requisiti previsti per legge, che ne abbiano fatto espressa richiesta e che abbiano gli stabilimenti ubicati nella zona da almeno cinque anni prima dell'entrata in vigore del decreto di autorizzazione della denominazione.

Le tipologie autorizzate sono il Rosso, il Rosso Novello e il Negro Amaro anche nel tipo Riserva.

Per la tipologia Negro Amaro e Negro Amaro Riserva, la quota di vitigno presente nel vino non deve essere inferiore al 85%.

Il Galatina Rosso ha colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi

tendenti al rosso mattone, se invecchiato. Il profumo è vinoso, caratteristico, gradevole e intenso, mentre al gusto è asciutto, pieno, robusto, vellutato, caldo e armonico. A tavola si accompagna bene con abbacchio e coniglio al forno, con la pasta e i salumi.

Il Galatina Negroamaro è di colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi

tendenti al rosso mattone, se invecchiato. Il naso gradevole, intenso, con aromi di frutta rossa matura e di sottobosco. Al palato è asciutto, pieno, elegante, armonico. Ideale per braciole e carni grigliate in generale, formaggi semi duri, salumi vari e primi piatti mediamente elaborati.

Nel Riserva il Negroamaro ha il colore rosso rubino con eventuali riflessi

rosso mattone. L'olfatto è vinoso, caratteristico, gradevole, intenso, con notevoli evoluzioni dalla frutta matura al vegetale con lievi note speziate.

In bocca asciutto, pieno, robusto, vellutato, caldo e armonico. Nei suo abbinamenti ideali c'è il capretto al forno, la pasta al forno e salumi di media e buona stagionatura.

Deve subire un periodo di invecchiamento minimo di due anni di cui almeno sei mesi in botti di legno a partire dal 1° dicembre dell’annata di produzione delle uve per avere il diritto alla menzione Riserva.

Il Galatina Rosso Novello è di colore rosso rubino vivo, con il naso vinoso, fruttato e intenso.

In bocca è asciutto, pieno, armonico, fruttato, talvolta vivace. Da servire con gallina lessata ripiena, risotto o pasta e fagioli e salumi freschi.


Le aziende

Molte sono le aziende locali per il consumo nei paesi limitrofi e nel Salento.

L'azienda Valle dell'Asso produce vini biologici di notevole spessore e qualita tra cui il suo Galatina Rosso con il 70% di Negroamaro e il 30% di Primitivo dai colori granati e una gamma olfattiva evoluta di note tostate e liquirizia. Il palato è morbido, sapidocon media persistenza per scaloppe d'agnello alla pizzaiola.

Il Podere Belmantello vinifica il Furfane Negroamaro ben equilibrato, fresco e di buona persistenza.




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