Organizzazione delle bottiglie

L'importanza della cantina

La cantina è uno dei luoghi più delicati ed importanti nel processo produttivo del vino, anche se generalmente accoglie solo le bottiglie già confezionate e pronte per la commercializzazione. Si può infatti distinguere la funzione della cantina a seconda dei vari significati. Per cantina si può intendere il luogo dove l'azienda organizza ed effettua tutto il processo di trasformazione dai grappoli d'uva al confezionamento e la conservazione del vino, o una semplice cantina privata di stoccaggio dei vini, che possa appartenere a un commerciante o a un singolo individuo privato particolarmente amante del vino. Qualunque sia il significato che gli si attribuisce, la sua funzione di conservazione del vino è estremamente importante. Potrete infatti acquistare, o produrre, un ottimo vino, ma se non avrete un'organizzazione perfetta delle vostre bottiglie, rischiereste di vanificare tutto il lavoro, oltre che delle perdite economiche notevoli.

Qualunque sia la cantina in esame, di un produttore, di un commerciante o di un privato, dovrete sempre rispettare determinate regole organizzative per non rischiare di danneggiare il prodotto.

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Organizzare il trasporto delle bottiglie

Scaffali di bottiglieDovrete quindi organizzare la cantina seguendo piccole regole, ed investendo un po di denaro per garantire al vino un'ottima conservazione.

Cominciando dal trasporto del vino, che sia effettuato da un trasportatore professionista per conto di aziende verso i rivenditori cittadini, o che sia effettuato da un semplice privato dal rivenditore fino alla sua abitazione privata, è molto importante che la bottiglia sia trattata in modo accurato, specialmente nel caso di vini di pregio, il cui valore economico ed affettivo sono primari per il consumatore che è molto spesso anche un buon intenditore.

La prima regola fondamentale è quella di evitare grandi sbalzi di temperatura per le vostre bottiglie, in quanto potreste incorrere nella precipitazione tartarica, molto comune nelle bottiglie sottoposte a questo tipo di stress. Evitare di lasciare la bottiglia sotto il sole scaldandola per poi riporla in frigo o addirittura in freezer nel caso dei bianchi per servirla il più presto possibile, da spesso luogo alla cristallizzazione del tartaro normalmente presente nei vini. Questo si materializza in quei piccoli cristalli che prendono il colore del vino e che vanno a finire sul fondo del bicchiere. Ci si accorge subito dell'avvenuta precipitazione nei casi in cui il trasportatore le abbia sottoposte ad una serie di forti escursioni termiche, perché i cristalli si attaccano sulle pareti della bottiglia formando quell'alone colorato, di rosso nel caso dei rossi, che appare come uno strano deposito.

Poi ritroveremo spesso questi cristalli nel fondo del bicchiere, con il rischio di masticarli. Anche se i cristalli della precipitazione tartarica non rappresentano nessun pericolo per la salute, essi rovinano la qualità del vino. Evitate quindi di acquistare bottiglie che presentino queste caratteristiche e durante i vostri trasporti personali evitate le forti escursioni.

Per i vini pregiati inoltre fate attenzione a non scuotere le bottiglie e cercate di farle viaggiare nella canonica posizione orizzontale, in modo da non movimentare i normali depositi che un vino invecchiato ad esempio, produce. Questi devono rimanere ben fermi per non mescolarsi al vino e pregiudicarne la qualità. Se avete la possibilità utilizzate una cassetta in legno con dei fermi, e riempitela anche di paglia o materiali soffici per ammortizzare gli urti.


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Organizzazione delle bottiglie: Organizzare le bottiglie in cantina

Una volta arrivati a casa, o nel vostro negozio di rivenditore, con la vostra bottiglia, magari di vino pregiato, è altrettanto importante rispettare le regole fondamentali. Come detto prima bisogna evitare scossoni e precipitazione tartarica, quindi, in una giornata particolarmente calda dove la vettura abbia scaldato le bottiglie, lasciatele ambientare prima di riporle in una cantina fredda o in frigo nel caso dei bianchi. Una volta ambientata, se si dispone di una cantina, o di un semplice stipetto, è importante rispettare le regole generali, anche se per alcuni vini differiscono di un pochino.

Innanzitutto conservatele al buio, in quanto la luce attiva dei processi di trasformazione chimici nel vino, che come dicono i francesi è materia vivente che muore soltanto una volta bevuta. La luce infatti trasmette energia al vino che potrebbe quindi subire dei processi di aggregazione dei tannini e dei polifenoli. Lo stesso vale per la precipitazione tartarica.

Altra norma fondamentale è la conservazione in posizione orizzontale delle bottiglie. Questo perché il 90 per cento del vino confezionato e tappato con il tappo di sughero, anch'esso materia vivente e quindi sensibile a cambiamenti. Il sughero, se non opportunamente umidificato dal contatto con il vino stesso che si ottiene solo in posizione verticale, rischia di seccare e quindi perdendo le sue qualità elastiche di restringersi. Nei casi più estremi questo permette a piccole quantità d'aria di entrare, contaminando cosi l'interno della bottiglia e dando luogo a processi chimici quali, il più comune, l'acetizzazione del vino. Per una banalità rovineremmo del tutto il prezioso contenuto.

Vanno inoltre osservate il più possibile le regole di temperatura e umidità costanti, anch'esse determinanti per una corretta conservazione della bottiglia.

L'Umidità deve tendere a quella naturale del vino, che essendo un liquido è del 100 per cento. Le cantine migliori non scendono mai sotto il 70 per cento e nella maggior parte dei casi superano sempre l'80 per cento di umidità.

La temperatura invece deve essere assolutamente costante, tra i 10 e i 12° centigradi per i bianchi e tra 12 e i 14° C per i rossi. Anche in questo caso, il calore conferirebbe energia termodinamica al liquido, con rischio di aggregazione e precipitazione tartarica, che farebbero perdere al vino le sue proprietà organolettiche originali.



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