Parrina

Zona di produzione

I vini che rientrano all'interno della denominazione Parrina DOC si caratterizzano per essere prodotti in diverse categorie che sono, per la precisione, ben quattro: Rosso, Rosso Riserva, Bianco e Rosato.

L'importante riconoscimento DOC venne ottenuto nel 1971, dopodiché tale certificazione dovette subire ben due modifiche.

Con la prima delle due modifiche venne realizzata anche la tipologia di vino Parrina Rosso Riserva, mentre con il secondo cambiamento si poté provvedere all'introduzione dell'uso di diversi vitigni di stampo internazionale in integrazione con quelli già presenti e a carattere locale.

Si tratta, per quanto riguarda quest'ultima modifica, di un passo avanti verso la “moda” del mometo che vedeva i vitigni internazionali autorizzati su tutto il territorio italiano, in maniera tale da poter dare ai vini caratteristiche organolettiche sempre più nuove e complesse.

La Parrina è indubbiamente una delle più storiche e antiche zone in cui si produce vino, ma presenta un territorio particolarmente ristretto, che è compreso proprio all'interno della Maremma.

Si tratta di una zona che parte dalla provincia di Grosseto e si estende fino all'Ansedonia, arrivando fino alle pendici dell'Argentario, sfiorando anche il mare.

L'origine del nome che è stato assegnato a questo particolare territorio è ancora piuttosto incerta, anche se la teoria che, fino a questo momento, ha riscosso il numero maggiore di consensi, è indubbiamente quella che attribuisce il nome “Parrina” ad una terminologia spagnola, ovvero “parra” che vuol proprio dire vite, a dimostrazione dell'infinito legale che questi luoghi hanno con una tradizione vitivinicola davvero di prim'ordine, che si estende in realtà a tutta la regione della Toscana, sopratutto per quanto riguarda i rossi.

Parrina

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Parrina Rosso DOC

Parrina 2 Questo particolare vino rosso toscano viene prodotto con delle uve che provengono dal famoso ed importantissimo vigneto di Sangiovese, sicuramente fondamentale per la maggior parte dei vini rossi che vengono prodotti all'interno di questa storica regione.

Il Sangiovese è presente con una percentuale particolarmente importante anche all'interno del Parrina Rosso DOC: infatti, la percentuale all'interno dell'uvaggio non deve mai essere inferiore al 70%.

E' importante anche ricordare come si può verificare l'aggiunta di tutta una serie di uve provienenti da diversi vitigni a bacca nera, che non devono essere aromatici, ma sopratutto che devono essere contenuti nella lista di vitigni raccomandati o autorizzati dal disciplinare di produzione all'interno della provincia di Grosseto (ovviamente anche in questo caso c'è la possibilità di utilizzarli da soli o scegliere di sfruttarli congiuntamente) per una percentuale che non deve mai essere inferiore al 30%.

Il disciplinare di produzione del Parrina DOC Rosso, invece, non contiene alcun tipo di riferimento al periodo di invecchiamento minimo per questa tipologia di vini.

L'unica regola prevista si riferisce però al Parrina DOC Rosso Riserva, che deve per forza di cose seguire una rigorosa serie di regole.

Infatti il Riserva deve subire un periodo di invecchiamento (che è obbligatorio) di almeno ventiquattro mesi, in cui almeno dodici devono essere trascorsi all'interno di botti realizzate in legno, mentre tre mesi devono essere trascorsi, per forza di cose, all'interno di bottiglie.

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Caratteristiche organolettiche

I vini che vengono prodotti in questo modo, hanno la particolare caratteristica di poter essere serviti a tavola e denotare un tipico colore rosso rubino, che tende ad una sfumatura sempre più granata con il passare del tempo e, sopratutto ,dell'invecchiamento.

L'odore si caratterizza principalmente per essere decisamente delicato e piuttosto intenso, diventando molto più forte nel Parrina DOC Rosso Riserva, mentre il sapore si dimostra particolarmente asciutto e leggermente armonico, trasformandosi in tratti sempre più intensi nel Riserva.


Abbinamenti

Senza ombra di dubbio, il Parrina DOC Rosso si caratterizza per accompagnare molto bene tutte quelle zuppe tipicamente prodotte in Toscana.

In modo particolare, questo vino rosso toscano deve essere servito con l'acquacotta, le carni in umido, ma dobbiamo ricordare come sia una soluzione particolarmente vantaggiosa anche per le pietanze a base di funghi e per i formaggi stagionati.


Parrina DOC Rosato

Questo vino ha la peculiarità di possedere il medesimo uvaggio che già caratterizza il Rosso DOC.

C'è da sottolineare, però, come in questa occasione, il vino, in seguito all'operazione di pressatura, deve subire un determinato e rigoroso periodo di macerazione sulle bucce, che comunque non supera più di qualche ora.

In questo modo, si ha la possibilità di ricavare, anche se solo in misura incompleta e parziale, tannini e colore.

Ecco spiegato il modo in cui si riesce ad ottenere questo particolare vino la cui principale caratteristica è indubbiamente il colore rosato, decisamente vivace e brillante.

Tra le altre importanti caratteristiche organolettiche, troviamo anche un ottimo sapore, morbido ed asciutto ed un profumo vellutato ed elegante.




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