Carmignano

Zona di produzione

La zona in cui viene prodotto questo particolare vino toscano è compresa nel territorio che si trova all'interno dei comuni di Carmignano e di Poggio a Caiano, entrambi in provincia di Prato.

Questa zona vitivinicola si trova esattamente a metà del percorso tra Firenze e Pistoia: si tratta di uno dei più bei paesaggi che caratterizzano le colline toscane e, in modo particolare, la parte orientale del Montalbano.

La zona di produzione del Carmignano è compresa in un'area particolarmente limitata, dal momento che la superficie a vigneto raggiunge una misura di poco superiore a 100 ettari, che corrisponde essenzialmente ad una parte della zona collinare compresa tra i 250 e i 400 metri di altitudine.

I confini di questa particolare area produttiva sono rappresentati, nella parte meridionale, dalla valle dell'Arno, mentre a settentrionale e ad est troviamo una pianura alluvionale che tocca anche Firenze e Pistoia, mentre ad ovest è presente l'altro versante appartenente al Montalbano.

Carmignano

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Storia

Carmignano 2 Le origini di questo vino sono davvero secolari e, per tale ragione, può far indubbiamente parte dei più antichi vini di tutto il territorio italiano: una qualità non da poco sicuramente.

Le testimonianze di una così antica origine ci arrivano direttamente da tutti quegli utensili per cantina, ma anche tazze e contenitori per il vino, che sono stati ritrovati all'interno di numerosi scavi che hanno portato alla luce dei resti di civiltà etrusche, che hanno popolato queste zone a partire dal VII secolo a.C..

Artimino fu indubbiamente il centro di maggiore interesse, visto che poteva vantare un'importanza geografica strategica per gli Etruschi: ecco spiegato il motivo per cui, chi avesse intenzione di arrivare fino nella parte centrale dell'Etruria mediante l'Appennino, doveva per forza passare da quelle parti.

Non a caso, furono proprio le popolazioni etrusche ad avviare la produzione di vino in queste zone, lasciando che fossero successivamente i Romani a portare avanti l'importante compito.

Dopo che l'Impero romano crollò, l'intera area subì il resto delle travagliate vicende che dovettero subire i comuni limitrofi, complici le invasioni barbariche.

Nel corso della dominazione dei Franchi, però, si riviene il primo interessante documento con una valenza vinicola, dal momento che il testo si riferì apertamente alla produzione di vino e olio sulle colline intorno a Carmignano.

Il primo vero documento che fa riferimento al vino, però, corrisponde ad una comunicazione tra privati avvenuta nel corso del 1300, in cui si diede rilevanza giuridica ad una cessione di una buona quantità di vino.

Con l'arrivo del 1600 è il Redi, all'interno del suo trattato “Bacco in Toscana” che permette di dare maggiore visibilità a questo vino e furono proprio i Medici a rendere omaggio e a diffondere nel miglior modo possibile il vino di Carmignano.

La prima mossa giuridica che permise di dare un'adeguata protezione all'area produttiva di questo vino venne messa in atto solamente nel corso del 1716, con un bando che determinava come le quattro zone vinicole più famose intorno a Firenze dovevano essere le uniche depositarie dei vigneti.

Dopo aver assistito ad una buona espansione del Chianti, avvenuta essenzialmente nel coros del secolo scorso, il vino di Carmignano fu incluso all'interno dell'area produttiva del Chianti, ma anche all'interno di una sottofascia del Montalbano, con il riconoscimento della certificazione di origine controllata che avvenne nel 1967.

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Curiosità

Strano a dirsi, ma vero: il vino di Carmignano può vantare una diffusione maggiore all'estero rispetto all'Italia. Un'immagine di vino pregiato e di qualità, che riesce a dimostrare tutte le sue peculiarità dopo un buon periodo di invecchiamento in botte (i termini da rispettare corrispondono ad almeno un anno per quanto riguarda il Carmignano e di almeno ventiquattro mesi per quanto concerne la riserva); importante risulta anche l'affinamento in bottiglia.

Una delle più interessanti differenze che hanno permesso a questo vino di differenziarsi nettamente dal Chianti nel corso del tempo è rappresentata indubbiamente dalla presenza dell'uvaggio di vitigni di origine bordolese.

Tra le varietà curiosità legate al Carmignano, c'è anche il fatto di produrre un numero limitato di bottiglie nel corso dell'anno: ciò ha indubbiamente permesso di rafforzare l'immagine, nonché il pregio di questo particolare vino.

Con la creazione e l'introduzione della DOCG, la produzione vinicola di Carmignano si è ulteriormente ristretta, mantenendosi su una quota pari a circa 2000 ettolitri all'anno.


Carmignano: Caratteristiche organolettiche e abbinamenti

Il colore del Carmignano dimostra quanto, in realtà, abbia avuto un'importante influenza il Chianti: infatti, questo vino è caratterizzato da una colorazione rosso rubino, che diventa più frequentemente rosso granato nel momento in cui invecchia.

Questo vino rosso toscano, al palato, si dimostra particolarmente tenero e vellutato con un sapore asciutto, mentre l'odore è tipico dei vini intensi, con una piccola parvenza di mammolo.



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