Colline Lucchesi

Storia

La Lucchesia presenta un tipico paesaggio di natura collinare che può vantare un ottimo numero di ampi oliveti, ma in cui si possono trovare anche molti vigneti, come ottima testimonianza dell'importante cultura vinicola che caratterizza questi luoghi, senza dimenticare le fantastiche ville dalla struttura tipicamente rinascimentale.

Indubbiamente, questa fascia di territorio della Toscana, rappresenta uno dei punti di maggior interesse paesaggistico dell'intera regione, dato che può offrire panorami e paesaggi mozzafiato, senza dimenticare l'integrazione con un'ottima cultura vinicola e una buona presenza di aziende che investono sui prodotti tipici di questi luoghi.

Proprio la tradizione che fa riferimenti ai vigneti ed alla produzione di vino, da queste parti, si concentra sopratutto sul vino rosso.

Ad ogni modo, la storia vinicola che si riferisce alla Lucchesia è davvero molto vasta e secolare: infatti, le prime testimonianze sono rappresentate da dei documenti che risalgono addirittura all'anno Mille, sui quali si può ritrovare l'interessante scritta che riferiva come le colline della parte settentrionale di Lucca erano ricche di vigneti nel corso del IX secolo.

Il famoso bottigliere del papa Paolo III Farnese, ovvero quel Santi Lancerio che gli esperti di vini toscani conoscono molto bene, rammentava spesso quei vini che venivano prodotti dalle famiglie nobili, caratterizzati ad un alto livello qualitativo.

Arrivati ai giorni nostri, i vitivinicoltori che si sono trapiantati in queste zone, hanno cercato di effettuare, in primo luogo, un'ottima opera di valorizzazione dei vini rossi, riuscendo anche ad ottenere in un periodo particolarmente precoce la DOC, nel corso del 1968.

I vini bianchi, invece, si sono diffusi un po' più tardi, con l'ottenimento della DOC solamente nel corso del 1985.

Al giorno d'oggi, le più importanti aziende del territorio lucchese sono concentrate nella ricerca e nella sperimentazione di un gran numero di tipologie, sopratutto per merito dell'utilizzo di vitigni che sono tipici, ma che appartengono sempre a questa zona collinare.

Colline Lucchesi

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Zona di produzione

Colline Lucchesi 2 Stiamo parlando di un territorio che è compreso all'interno del territorio comunale di Lucca, Capannori e Porcari, da cui si riesce ad ottenere un vino, tutto sommato, di buona qualità.

I vitigni che vengono sfruttati per la produzione dei vini di Colline Lucchesi sono diversi, ma per quanto riguarda il rosso sono presenti Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo e Merlot.

La resa più alta dell'uva non può assolutamente oltrepassare una percentuale pari al 70%.

Come dicevamo in precedenza, la denominazione di origine controllata che venne ottenuta dal Colline Lucchesi può considerarsi riferita sia ai vini rossi che a quelli bianchi.

Quindi, all'interno di vini rossi, troviamo in Colline Lucchesi Rosso, quello Sangiovese e quello Merlot.

Spostando la nostra attenzione sulla prima tipologia, ovvero il Colline Lucchesi Rosso (le cui caratteristiche comprendono praticamente anche il tipo riserva): la presenza del Sangiovese deve essere compresa all'interno di una percentuale tra il 45 e il 70%, mentre il Canaiolo e il Ciliegiolo non devono superare, in coppia, una percentuale pari al 30%.

Infine, il Merlot può spingersi fino ad una percentuale massima del 15% e tutti gli altri vitigni caratterizzati da bacca rossa, che ovviamente fanno parte di una lista autorizzata, non devono superare il 15%, tranne l'Aleatico e il Moscato.

Per quanto riguarda la produzione di questo interessante vino rosso toscano, dobbiamo sottolineare come il disciplinare non prenda in alcun caso in considerazione un termine minimo di invecchiamento, tranne nel caso in cui si faccia riferimento alla tipologia riserva.

In quest'ultimo caso, infatti, il vino deve essere lasciato invecchiare per un periodo di almeno due anni all'interno di barili di legno o anche realizzati in acciaio.


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Caratteristiche organolettiche

Nel momento in cui lo si degusta, questo vino DOC rosso si caratterizza per avere un livello alcolico medio, dato che corrisponde ad una misura dell'11,%%.

In primo luogo, è importante evidenziare il suo tipico colore rosso rubino, estremamente brillante, che tende in molte occasione a diventare particolarmente granato man mano che si attua la fase di invecchiamento.

Il profumo del Colline Lucchesi DOC rosso è sempre molto fine e morbido, leggermente armonico, dimostrandosi al palato estremamente asciutto, caratterizzato anche da un ottimo livello di vivacità, sopratutto nel caso in cui abbia un'età particolarmente giovane.


Colline Lucchesi: Abbinamenti

Una volta che si è deciso di servirlo in tavola, bisogna pensare a come accompagnare ottimamente questo vino per sfruttare tutte le sue principali caratteristiche: ecco spiegato il motivo per cui, nella maggior parte dei casi, viene servito con dei primi o secondi piatti e delle pietanze a base di carni rosse, anche se si dimostra piuttosto efficace con la pasta al forno, gli arrosti, i formaggi stagionati e anche i funghi.

Come da tradizione, il Colline Lucchesi DOC Rosso Riserva si può servire con piatti molto più elaborati ed organizzati.



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