Sant'Agata dei Goti

La zona vinicola

L'area di vinificazione del Sant'Agata dei Goti DOC riguarda una ristretta area corrispondente al territorio comunale dell'omonimo comune, in una zona al centro dell'Irpinia, ne pieno della catena montuosa dell'Appennino Campano. Geologicamente il territorio è costituito nella parte nord-occidentale da litologie parte delle Unità Sannitiche in cui si vi sono conformazioni calcaree, arenarie e marnose, con marne di Campoli. La parte sud del territorio è costituito da litologie delle Unità Tettoniche Carbonatiche, con calcari a Radiolaritidi ed altri. Oltre a queste conformazioni si trovano anche dei depositi vulcanici. Vi è chiaramente la presenza di faglie a carattere regionale ben note data la natura sismica dell'Irpinia. L'area si è conformata dall'emersione dell'Appennino dal fondo marino dell'antica Tetide, di origine cenozoica. Questa emersione, dopo aver subito successive immersioni alterne, trova la sua conformazione naturale dall'azione degli agenti atmosferici e naturali. Vi sono infatti anche forme di origine torrentizia dove alcuni pendii sono costituiti da terrazzi vulcanica dovuti alla sedimentazioni delle Ignimbriti Campane espulse da antichi vulcani. I torrenti hanno naturalmente anche scavato solchi e valli. Alcune colline della zona si presentano a forma piramidale con inclinazioni di circa 30 gradi, dove sono stati ricavati dei terrazzamenti artificiali a scopo agricolo già nei secoli passati.

Il clima dell'Irpinia è di tipo continentale, classico degli Appennini con estati fresche e inverni rigidi, spesso nevosi. Questa è infatti la zona delle uve amanti del freddo, o che comunque vi si trovano a loro agio.

Sant Agata dei Goti

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I vitigni bianchi

I vitigni utilizzati per questa produzione sono infatti il Falanghina e il Greco, due vitigni che pur non essendo “nordici”, non soffrono particolarmente il freddo. Entrambi sono antichissimi e presenti sul territorio già dai tempi antichi. Come facilmente intuibile il Greco risale alla prima colonizzazione ellenica del VIII secolo avanti Cristo, e la Falanghina dovrebbe essere o contemporanea o immediatamente successiva. Il suo nome infatti deriva da Falangos, che in greco riassume nel significato il modo per allevarla, ovvero con il supporto di legacci fissati ai pali. Questo metodo dall'allevamento in verità non viene più usato da qualche decennio e questa decisione ha sancito il grande successo che la Falanghina ha riscontrato negli ultimi tempi, migliorando nettamente la sua qualità. Anche il Greco esprime una grande qualità, in particolare in Campania ed in Calabria, anche se in questa ultima regione non ha ancora avuto quel lancio pubblicitario degno della sua bontà. I vini sono molto aromatici, per entrambi i vitigni, e trovano numerosi abbinamenti, nelle varie tipologie.


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Il Sant'Agata dei Goti

I vini a DOC Sant’Agata dei Goti sono nati con il decreto del 6 agosto 1993 che autorizza la produzione di vini bianchi, rossi e rosati nel solo comune omonimo di Sant'Agata dei Goti in provincia di Benevento. I vini bianchi devono avere una base ampelografica composta dal 40 al 60% di Falanghina e dal 40 al 60% di Greco, a cui possono essere aggiunti altri vitigno autorizzati in regione. Vengono prodotte anche le tipologie monovarietali per entrambi i vitigni che devono essere presenti per almeno il 90% nell'assemblaggio. Viene prodotta anche la tipologia Falanghina Passito.

Possono essere sfruttati solo i vigneti posti su terreni argillosi, calcarei e tufacei coltivati in collina.

Le rese massime delle uve sono di 10 tonnellate per ettaro per il generico bianco e di 11 per le tipologie poi vinificate monovarietali. Le gradazioni alcoliche naturali minime invece sono fissate e 11,00% vvol per il Sant’Agata dei Goti bianco e di 10,50% vol per le due tipologie monovarietali.

Il Sant’Agata dei Goti bianco è un vino di colore paglierino chiaro, con una gamma olfattiva intenso e penetrante, molto presente. Al palato risulta asciutto e delicato, con un corpo pieno e strutturato.

Il Sant’Agata dei Goti Falanghina è sempre paglierino con venature verdognole e profumi fruttati, con palato asciutto e fresco. Anche il Sant’Agata dei Goti Greco ha queste caratteristiche ma in bocca risulta più vivace.

Il Sant’Agata dei Goti Falanghina passito è di colore ambrato e profumi aromatici dolci, con un palato amabile o dolce, molto alcolico, sui 15,00% vol.


I produttori

Mustilli è una delle poche aziende, a causa della ristrettissima zona geografica di produzione e imbottigliamento, che vinifica il Sant'Agata dei Goti e lo fa con un ottimo Falanghina Vigna Segreta con il vitigno in purezza di buon tenore alcolico: 13,50% vol. Bello il colore dorato carico del vino, con una gamma aromatica complessa e matura ai frutti esotici e secchi. Al miele millefiori e al cioccolato bianco. Ottimo palato equilibrato e morbido, dopo 9 mesi passati in barrique. L'abbinamento perfetto è con le fettuccine al tartufo.

Mustilli vinifica anche un Sant'Agata Falanghina meno pregiato ma di un bel colore paglierino e profumi di mela renetta e fiori di campo. Bella sapidità al palato, ottima per la pasta con i totani.




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