Il vino del contadino

Il vino del contadino

Per vino del contadino si intende un vino realizzato in modo artigianale, senza l’uso di sostanze chimiche e con attrezzature della tradizione. Per quanto riguarda questo vino vi sono due visioni differenti, una che lo vede come il vino sano per eccellenza come si faceva un tempo, dall’altra i produttori lo ritengono un vino di scarsa qualità che non rispetta alcuna legge e alcun disciplinare. Secondo i produttori il vino del contadino non garantisce l’utilizzo di prodotti sani in quanto di fatto non si sa come venga prodotto. Le opinioni a riguardo sono diverse perché dall’altro lato molte persone continuano a d apprezzare questo vino.
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Pro e contro

In realtà gli esperti non lasciano molta scelta per quanto riguarda il vino del contadino, bocciato e ritenuto un falso mito. Se è vero che le abitudini degli italiani sono state per anni caratterizzate dall’acquisto del vino da piccoli produttori occasionali che si conoscevano per sentito dire, non si può negare che le cose siano notevolmente cambiate. L’igiene degli strumenti di lavoro, le sostanze utilizzate nella produzione e nella conservazione sono rigidamente regolati dalla legge e hanno una importantissima funzione nella stabilizzazione del vino e nel mantenimento della qualità. Si ritiene infatti che il vino del contadino venga prodotto senza grande riguardo della qualità delle uve, mescolandone vari tipi e senza eliminare quella di scarsa qualità. Il prodotto finale, quindi, spesso non ha un buon sapore, può presentarsi eccessivamente acido o addirittura contenere parti solide, tutti difetti inaccettabili per la produzione professionale. Inoltre spesso si sente eccessivamente il sapore dell’anidride solforosa.

La grande professionalizzazione dei produttori di vino e la loro sempre maggiore cura per la qualità ha relegato il vino del contadino a un ruolo quasi da fuori legge.

Si deve però fare una grande distinzione tra contadino e contadino in quanto non tutti possono essere considerati dei dilettanti della produzione vinicola. Alcuni tipi di vino del contadino continuano ad avere una loro dignità e una buona qualità. In realtà si sta affermando un tipo di produzione di vino che si ispira concettualmente al vino del contadino, ma che in realtà non ha molto a in comune con quest’ultimo. Si tratta di una produzione che tenta di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici secondo i principi della biodinamica. La discussione dunque è aperta e difficile da dirimere. Per alcuni il vino del contadino è proprio quello genuino senza solfiti, mentre per altri è imbevibile o quasi e i solfiti vengono usati.


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Vino genuino

Come detto in alcuni casi si etichetta il vino del contadino come quel vino davvero genuino. Oltre le giuste critiche degli esperti vi è un dato di fatto, ovvero il vino del contadino sfugge a una certa omologazione che caratterizza i vini moderni. Non sempre il vino del contadino è di scarsa qualità e in alcuni casi viene prodotto con cura da persone che conoscono i metodi di produzione. Esistono numerose manifestazioni in cui i cosiddetti vignaioli propongono le proprie produzioni che si caratterizzano fortemente con il territorio di riferimento e le sue peculiarità. Anche in questo caso si deve però parlare soprattutto di produzione biologica che sfrutta le caratteristiche dei terreni, dei vitigni e del clima per realizzare dei vini che si differenziano nettamente l’uno dall’altro. Il vino che rispetta i disciplinari deve per forza di cose avere delle caratteristiche ben precise sia nella produzione che nella conservazione per giungere a un risultato che sia il più possibile conforme alle leggi. Non si può però fare una valutazione così semplicistica in quanto il rispetto dei disciplinari è una garanzia molto importante per i consumatori. Le procedure che portano alla stabilizzazione del vino servono per poter commercializzare il vino anche nella grande distribuzione, dopo lunghi trasporti e dopo periodi di tempo più o meno lunghi.

Il vino del contadino non viene tradizionalmente prodotto per la vendita quanto per la passione di piccoli produttori non professionali, può essere conservato per periodi inferiori e la cura dei particolari è minore.


La tradizione

Senza entrare nel merito delle varie opinioni occorre sottolineare che il vino è stato da sempre prodotto dai contadini. Il vigneto e la produzione del vino è stato per tantissimo tempo una delle attività di coloro che possedevano terreni e campi coltivabili. E’ da questa tradizione che deriva l’attuale situazione in cui la specializzazione ha un ruolo fondamentale, e in cui le leggi e i disciplinari hanno assunto una funzione centrale non solo nella produzione del vino. La chimica, l’analisi organolettica e la tecnologia sono arrivati in un secondo momento per creare prodotti di sempre maggiore qualità e a garanzia del consumatore. Il nome vino del contadino non deve per forza rimandare a un prodotto di scarsa qualità o a un vino realizzato da chi non ha nessuna competenza a farlo in quanto i produttori attuali hanno ereditato le proprie conoscenze proprio dai contadini del passato che hanno saputo aggiornarsi e evolversi nel tempo.




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