Sciacca

La zona vinicola

La zona interessata nella produzione di questo DOC è molto ristretta, ubicata in provincia di Agrigento, su quella parte di costa sud occidentale dove la viticoltura sta conoscendo una veloce espansione, con la presenza di numerosi vini DOC di buone qualità che in futuro saranno apprezzati anche a livello nazionale e internazionale.

La costa ha una morfologia e geologia tipica della Sicilia, con un suolo molto calcareo e ciottoloso, con rilievi anche ripidi sul mare.

Il clima è ventilato, temperato e con estati lunghe. I venti carichi di salinità provenienti dal mare contribuiscono alle caratteristiche dei vini, ottenuti da vigneti nobili, importati qualche decennio fa ad affiancare gli ottimi vitigni autoctoni della Sicilia.

La campagna nei dintorni di Sciacca

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I vitigni rossi

Vino e cioccolato Nella zona i viticoltori coltivano le uve nobili impiantate e forse oramai anche naturalizzate in Sicilia che alleva con ottimi risultati il Merlot, il Cabernet Sauvignon, il Sangiovese, il Syrah oltre all'autoctono Nero d'Avola.

Queste viti stanno sempre più acquistando notorietà per qualità delle vinificazioni con presenze sempre costanti sul mercato.

La conformazione calcarea e argillosa e le favorevoli condizioni climatiche con le sue estati lunghe forniscono aromi pieni e maturi, che stanno facendo del nome Sicilia una terra di piacevoli scoperte per gli amatori nazionali e non del vino.


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Lo Sciacca DOC rosso

Un bicchiere di rosso La denominazione di origine controllata Sciacca nasce il 5 giugno del 1998 per decreto ministeriale ed autorizza la produzione di vini rossi e bianchi nei soli comuni di Sciacca e Caltabellotta in provincia di Agrigento.

Le uve con cui è possibile vinificare sotto la denominazione sono il Merlot, il Cabernet Sauvignon, il Nero d’Avola e il Sangiovese, da soli o congiuntamente per una quota minima del 70% del vino.

Possono concorre le altre varietà a bacca rossa, non aromatiche, autorizzate per la provincia di Agrigento, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 30%.

Le rese sono fissate a 12 tonnellate per ettaro come massima, e i vini devono avere almeno 11% di titolo alcolico.

Le tipologie autorizzate per aver diritto alla denominazione sono lo Sciacca rosso, lo Sciacca Nero d’Avola, lo Sciacca Cabernet Sauvignon, lo Sciacca Merlot, lo Sciacca Sangiovese e lo Sciacca rosso riserva.

La quota minima per poter indicare il vitigno in etichetta è l'usuale 85%.

I vini devono rispondere a determinate caratteristiche.


I vini

I vini Sciacca rosso sono di colore rosso rubino, con profumi vinosi, con note marcate di frutti rossi e lievi odori animali o di sottobosco. Sono vini asciutti, leggermente tannici, dotati di corpo medio e giusta persistenza. Negli abbinamenti non si discostano dai classici, come capretto, arrosti e minestre asciutte, come pasta e fagioli.

Nel Rosso Riserva il colore rosso rubino tende al granata. Il Naso è intenso, e al palato esprimono un sapore asciutto, corposo e vellutato. Da servire con primi piatti strutturati, selvaggina e carni rosse saporite.

Il monovitigno Sciacca Cabernet Sauvignon è rosso rubino intenso, con lievi note erbacee e sapore asciutto e rotondo. Si accompagna bene con il vitello, sia in umido che arrosto, il coniglio in agrodolce e i salumi stagionati.

Il Nero d’Avola esprime sempre la sua delicatezza di aromi, e la bocca piena con corpo ben strutturato. Per lui carni rosse, salumi piccanti e formaggi stagionati. Anche i primi piatti al sugo di carne sono consigliabili.

Nel Merlot il rosso rubino è meno carico con il naso più vinoso, piuttosto intenso, in bocca asciutto e a volte morbido. Compagno per grigliate miste e pasta l forno. Dopo pranzo con i formaggi non troppo stagionati.

Lo Sciacca Sangiovese ha il colore rosso rubino carico. La gamma olfattiva è intensa. Asciutto e pieno, con gusti fruttati da piccole bacche fresche.

Preferisce le carni bianche e i primi piatti non troppo stagionati. Anche con i salumi freschi e formaggi stagionati non troppo duri.


Le aziende

L'area è molto ristretta, e le aziende stanno ancora affinando le loro doti qualitative.

La zona è ricca di piccoli produttori che ancora non hanno trovato il giusto riconoscimento a livello nazionale che godono tra le mura domestiche.

Ma siete ancora in tempo per vedere la Sagra del vino che si terrà a Montevago tra la seconda e la terza settimana di ottobre per avere l'occasione di degustare i vini locali in abbinamento con la cucina tradizionale siciliana.

Ci sarà anche l'occasione di assistere alla vendemmia e perché no, parteciparvi.

Sempre per i buongustai e gli spiritosi che amano il Carnevale, a febbraio c'è a Sciacca la “festa di Carnevale” con la sfilata di grandi carri allegorici e alcune bande musicali dei paesi limitrofi e la possibilità di degustare vini e oli tipici della zona. Per i più piccoli invece, ci saranno tantissime caramelle e dolci lanciate direttamente dai carri in sfilata.




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