Ansonica Costa dell'Argentario

La zona vinicola

L'area di produzione dell'Ansonica Costa dell'Argentario è quella parte del territorio toscano in provincia di Grosseto che abbraccia tutta la zona collinare costiera delle famose località turistiche come Porto Santo Stefano, della zona circostante il promontorio dell'Argentario fino ad arrivare all'Isola del Giglio.

Il promontorio dell'Argentario era una volta un'isola poi unitasi alla terraferma, che ha un origine diversa dall'isola del Giglio. Mentre sulla piccola isola la conformazione del territorio è prevalentemente calcarea, con presenza di argilloscisti, la costa è invece rappresentata da arenarie e marne, sempre con presenza di scisti. In quest'area vi è una buona presenza anche di silicio e rocce carbonatiche e granitiche dovute all'azione preistorica di attività vulcaniche che hanno lavorato la massa terrestre successivamente emersa con alte temperature e pressioni.

Anche il clima, pur essendo comunque mediterraneo e temperato per entrambi, risente di piccole differenze, con una ventilazione ed escursione termica maggiore nell'isola rispetto alla costa della penisola. L'Isola del Giglio ha lontane e antiche tradizioni vinicole che risalgono al tempo dei Romani che furono i costruttori dell'attuale ed unico porto ancora esistente. Essi importarono la cultura della vite e del vino, nella splendida isola che abbellirono anche con numerose ville e monumenti.

Il panorama nei dintorni di Porto Ercole

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Il vitigno

L'Ansonica di La ParrinaL'Ansonica, pur essendo maggiormente coltivato in Sicilia occidentale, trova qui una seconda patria, con la Toscana che detiene la seconda estensione di superficie coltivata, anche se molto minore rispetto alla bella isola meridionale.

In questa particolare area il vitigno trova condizioni favorevoli per essere vinificato quasi in purezza, visto la componente acida che riesce a fornire al vino come supporto strutturale del corpo, tanto da meritarsi una sua denominazione propria. Fornisce anche buoni aromi di noce.

Nell'Isola del Giglio viene chiamato Ansonico, e coltivato su delle terrazze che gli abitanti hanno ricavato sugli aspri rilievi a strapiombo sul mare, utilizzando metodi molto antichi, con scarso utilizzo dei macchinari anche dovuto alla difficoltà di manovra su questo aspro territorio. Purtroppo nell'Isola la coltivazione si sta sempre più riducendo a causa del turismo che mangia parte del territorio per ricavare gli impianti e gli alloggi per le vacanze, attività certamente redditizia e meno faticosa della coltivazione manuale del terreno senza l'ausilio delle macchine.


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L'Ansonica Costa dell'Argentario DOC

La denominazione di origine controllata Ansonica Costa dell'Argentario nasce dal decreto ministeriale del 28 aprile 1995 per autorizzare la produzione di vini bianchi che contengano almeno l'85% della varietà Ansonica nei territori comunali di Orbetello, Capalbio, Manciano, Monte Argentario e dell'Isola del Giglio, tutti appartenenti alla provincia di Grosseto.

Le rese massime delle uve sono fissate a 10 tonnellate per ettaro, con gradazioni alcoliche naturali che devono arrivare ad almeno il 10,5% vol.

I vini sono di colore paglierino con gamme olfattive abbastanza fruttate, sia di frutta secca che bianca, e palato che si esprime con una morbida sensazione di secco, e anche una certa briosità.

Gli abbinamenti sono abbastanza classici, con il mare in primo piano, dagli antipasti ai primi piatti e i secondi delicati. Si può anche abbinare al cuscus livornese, oltre che ai crostacei e ai molluschi. Un altro abbinamento possibile è con le carni bianche delicate e la panzanella, mentre per fine pasto è un ottimo compagno della frutta esotica.


Le aziende

La Parrina vinifica a Orbetello, sotto il promontorio dell'Argentario, l'Ansonica Costa dell'Argentario paglierino luminoso, con belle sensazioni di frutta esotica, acacia e erbe aromatiche. Il palato è morbido, ben sapido e fruttato, per essere associato al dentice in crema di patate.

Dall'Azienda Agricola Biologica Il Cerchio abbiamo l'Ansonica biologico con un bel colore oro, brillante. Il naso esprime aromi di frutta, fiori di campo e vene speziate dolci. È un vino fresco e morbido, ben equilibrato nel suo tocco sapido, di ottima struttura con un finale persistente e lungo di gusto dolce. Gli abbinamenti suggeriti sono con il polpo e i calamari.

L'Azienda Santa Lucia produce l'Ansonica paglierino con una gamma olfattiva lievemente fruttata, in cui spiccano i frutti esotici. Classico palato sapido e fresco, anche morbido per gli usuali abbinamenti con i molluschi e i crostacei, ma anche piatti più saporiti come i risotti e le triglie.


Il vino in piazza

Molte le occasioni per degustare questo vino nelle piazze. Una è organizzata all'Isola del Giglio, nella splendida cornice di Giglio Castello, dove alcune cantine offrono la possibilità di assaggiare i vini del luogo dall'Ansonica. Un'altra occasione è rappresentata dalla “Sagra gastronomica di fine estate” che si tiene la terza settimana di agosto a Capalbio, con degustazione dei piatti e dei vini locali, sponsorizzata anche dai quotidiani locali.




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