Spumante extra dry

La classificazione

Nella classificazione dei vini spumanti la tipologia extra dry, al contrario di quanto potrebbe far sottintendere il nome, si pone tra le tipologie leggermente dolci, anche se parliamo di una quantità di zuccheri talmente minima da essere appena percepita al palato. In effetti questa tipologia è leggermente più dolce del Brut. La quantità di residui zuccherini si attesta infatti dai 12 ai 17 grammi per litro. Una quantità quindi minima che non rientra nella definizione e nella percezione classica che si intende per dolcezza.

I vini base sono i più svariati, ottenuti con numerosi uvaggi a seconda della zona di produzione.

un Prosecco extra dry

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Le zone di produzione

Ancora il ProseccoLe migliori zone di produzione italiane per questo tipo di spumanti sono le classiche zone molto conosciute già al grande pubblico, quali quella del Prosecco e della Franciacorta. Ma tutta l'Italia, specialmente quella del nord, è coinvolta nella produzione di ottimi spumanti extra dry.

Anche la famosa Falanghina produce lo spumante extra dry ad esempio.


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Gli extra dry di Franciacorta

La Franciacorta è una delle massime espressioni della spumantistica italiana. Tra i migliori troviamo l'extra dry del Barone Pizzini, ottenuto con lo Chardonnay in purezza. Il colore è un bel oro brillante, con ottimi aromi agrumati di cedro e pere acerbe, sfumate dalla mandorla e il pistacchio. La frutta bianca e gli agrumi proseguono in bocca, per uno spumante di rara eleganza, con abbinamenti succulenti con il pescespada.

Bersi serlini ha un ottimo Franciacorta extra dry Riserva, dallo Chardonnay tagliato al 10% con Pinot bianco. Solo 10.000 bottiglie per questo splendido vino al cedro, mela cotogna, mandorle e belle sensazioni floreali. Il palato è setoso, alcolico ed equilibrato. Passa 50 mesi sui lieviti, da abbinare agli scampi.

La Tenuta Castellino produce un bell'extra dry Rosé dal Pinot Nero, molto elegante con un bel colore cerasuolo. Belle sensazioni di paprika, corbezzolo e garofano. Palato fresco e fruttato per uno spumante da abbinare con il pesce spada e i pomodorini pachino.


I Prosecco extra dry

Anche in Veneto il Prosecco viene prodotto in tipologia extra dry, come l'ottimo Bepin De Eto, ottenuto dal Prosecco tagliato al 10% con il Pinot Bianco. Bei profumi di frutta bianca, pesca e pera, con note agrumate. Molto persistente al palato, per la granseola alla veneziana.

Ottimo l'extra dry Rù di Bortolin, con prosecco in purezza, dalla spuma soffice e persistente, preludio degli aromi alla mela limoncella e i fiori bianchi. Finale agrumato e ammandorlato, da associare alle verdure fritte.

Tra gli IGT c'è l'ottimo Riserva del Governatore di Bortolomiol con un assemblaggio di Pinot Nero, Chardonnay e Prosecco. Bel colore e perlage finissimo, con profumi di miele d'acacia e frutta tropicale. Al palato ha sensazioni affumicate e persistenza. Ottimo abbinamento con il palombo al coriandolo. Sempre da Bortolomiol l'ottimo Prosecco di Valdobbiadene Banda Rossa, un extra dry dal Glera in purezza. Paglierino luminoso, ha ottimi sentori di ananas e maracuja, speziato ed erbaceo, con maggiorana e origano. Il palato fresco e persistente giova di una buona vena sapida che lo associa agli spiedini non elaborati con vegetali.

Il Col de' Salici è forse il più famoso dei Prosecco extra dry. Paglierino luminoso, con un perlage molto persistente, il naso si apre alla frutta matura, il glicine e l'acacia. Il palato è morbido, equilibrato, ancora fruttato. Da servire con il salmone alle erbe.


Le altre regioni

In Emilia Francesco Ceci produce un ottimo Tre di Terre Extra Dry Bianco spumante dal Pinot nero tagliato con Malvasia e Sauvignon. Un bel paglierino in cui si immerge un fine e persistente perlage, con naso che esprime profumi di mela golden e pesca su sfondi minerali. Al palato è fresco e sapido, abbastanza persistente da gustare con gli spiedini di pesce. È spumantizzato con il metodo Charmat.

In Campania la Cantina del Tiburno nel Cilento, vinifica una Falanghina extra dry paglierino a sfumature verdi. Il naso è fragrante, con bei sentori di lievito e pane caldo. Questo fresco spumante ha dato inizio alla spumantizzazione della Falanghina nella regione, che prelude a buoni risultati futuri se verrà sviluppata in modo adeguato.

Anche il Trentino è una regione con un ottima tradizione spumantistica. Dallo Chardonnay in purezza, la cantina Abate Nero vinifica l'extra dry sotto la denominazione Trento con il metodo classico. Ottima fragranza e sentori di lieviti.


Spumante extra dry: Il servizio e gli abbinamenti

Gli spumanti extra dry vanno serviti ben freddi, sui 6-8° C. i sentori che esprimono li rendono ottimi abbinamenti con molti piatti di pesce, crostacei e carni bianche. Nei profumi esprime generalmente fragranza, con sottofondi fruttati esotici e floreali. Talvolta minerali, che si accostano meglio ai crostacei, ai molluschi e alle conchiglie, questi spumanti possono raggiungere livelli qualitativi molto alti, anche se non arrivano ai grandi brut.



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