Lizzano

La zona vinicola

La zona vinicola del Lizzano DOC è situata a est di Taranto da cui dista 25 km,nel Salento, sul margine meridionale delle Murge Tarantine.

Il territorio è pressoché pianeggiante, con un paesaggio caratterizzato da uliveti, colture arboree miste, ficheti e mandorleti, alternati a seminativi e a vigneti.

La zona è caratterizzata dai Trulli, costruiti con le pietre tolte dal terreno per renderlo coltivabile.

Presenta un clima mediterraneo, e la vicinanza del mare mitiga gli inverni, quando le temperature scendono raramente sotto lo zero.

La zona è a vocazione vinicola fin dai tempi più antichi quando i Fenici prima, i Greci e i Romani poi, fruttavano le insenature naturali della costa per fondare città a carattere fortemente commerciale.

Come tutta la Puglia il suolo è di natura carsica, con forte presenza di calcare, argille, terra rossa e sabbia, poggiate sul basalto di sedimenti derivati dai fossili marini emersi e riimmersi in epoche successive prima della formazione definitiva della Puglia.

I corsi d'acqua superficiali sono quasi assenti ma l'approvvigionamento idrico è garantito dalla presenza di molti inghiottitoi e fessure tipiche dei terreni carsici e della friabilità del calcare. Questi convogliano l'acqua piovana nel sottosuolo per formare dei fiumi carsici sotterranei dai quali le piante possono trarre il necessario nutrimento.

Un'enoteca a Lizzano

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I vitigni rossi

La provincia di Taranto Il vitigno principale utilizzato per questa denominazione è il Negroamaro, con il Montepulciano, il Sangiovese, il Bombino nero, e il Pinot nero come vitigni secondari, coadiuvati anche dalla Malvasia nera di Brindisi e di Lecce.

Il Bombino Nero, poco comune, è usato solo in Puglia nei tagli con il Negroamaro.

Il Pinot Nero è una scelta non facile per la zona visto che predilige i climi più freddi rispetto alla Puglia, ma se ben allevato può apportare al vino finezza ed eleganza in piccole percentuali. Certamente non può essere vinificato come monovitigno in questo clima, ma la sua presenza nell'assemblaggio è abbastanza gradita.

Il Negroamaro è il vitigno simbolo della Puglia e del Salento in particolare con il Primitivo.

Apporta colore e carattere, alcolicità e struttura. Fornisce vini di grande pregio, dai sentori di bosco e frutta matura, con accenti minerali e vegetali a volte. Invecchia molto bene, e la sua fama inizia ad essere conosciuta a livello internazionale.


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Il Lizzano DOC rosso

Il Malvasia Nero La denominazione di origine controllata Lizzano fu istituita per decreto il 21 dicembre del 1988, per autorizzare la produzione di vini bianchi, rossi e rosati, nei territori comunali di Lizzano e Fagiano.

Le uve autorizzate sono il Negroamaro, presente nell'assemblaggio dal 60% al 80%, il Montepulciano, il Sangiovese, il Bombino nero e il Pinot nero, da soli o congiuntamente sino ad un massimo del 40%. Possono inoltre concorrere le uve dei vitigni Malvasia nera di Brindisi e/o di Lecce fino ad un massimo del 10%.

Le rese massime sono fissate a 14 tonnellate per ettaro, con gradazioni alcoliche di almeno 11,00% vol e 11,50% vol nel caso dei monovarietali.

Le tipologie autorizzate sono il Rosso, il Negroamaro, il Malvasia Nero e il Novello. Per i monovarietali l'uvaggio indicato in etichetta deve essere almeno del 85% nell'assemblaggio, mentre il Novello non può essere anteriore al 15 novembre dell'anno di produzione delle uve e non posteriore al 30 marzo dell'anno successivo.

Il Lizzano Rosso ha colore rosso che varia dal rubino al granato. L'odore è vinoso, gradevole e caratteristico, mentre il sapore è asciutto e armonico. Si abbina bene con l'abbacchio al forno, i formaggi semi duri, i primi piatti e le carni bianche.

Nel Lizzano Negroamaro Rosso il colore è rubino tendente al granato. L'odore fragrante e caratteristico con sapore asciutto e armonico. Da accompagnare con formaggi piccanti, arrosti e salumi vari.

Il Lizzano Malvasia Nera ha colore rosso e odore dall'aroma caratteristico. Il sapore è vellutato e leggermente aromatico. A tavola si abbina molto bene con le cervella, il fegato, i formaggi piccanti e i primi piatti saporiti e strutturati.

Nel Novello il colore è variabile dal rubino al granato, con odore gradevole, vinoso e caratteristico e sapore asciutto e armonico. Gli abbinamenti ideali si trovano nelle carni bianche, i formaggi freschi e semi duri e i primi piatti non troppo elaborati.

La tipologia rosso della denominazione di origine controllata "Lizzano" immessa al consumo in data non anteriore al 15 novembre dell’anno di produzione e non posteriore al 30 marzo dell’anno successivo può essere designato con il termine "giovane".


Le aziende

Le aziende che vinificano questo vino sono ancora a livello commerciale sconosciute e avranno bisogno di tempo per essere conosciute nel resto del paese.

Tra le varie aziende segnaliamo la Cantina e Oleificio di Lizzano che produce un buon Novello.




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