Riviera Ligure di Ponente

Riviera Ligure di Ponente e le sue Zone di Produzione

Il Riviera Ligure di Ponente viene prodotto in una zona alquanto estesa che si protrae nelle province di Savona e Imperia. Per quanto riguarda la tipologia di Riviera Ligure di Ponente Vermentino, questo viene prodotto, invece, in due comuni della provincia di Genova, ovvero Arenzano e Cogoleto, i comuni di Parnasso e di Triora, in provincia di Imperia, Alassio, Andora, Celle Ligure, Finale Ligure e Orvieto nel Savonese. Al Riviera Ligure di Ponente, che ha ottenuto il riconoscimenti di Denominazione di Origine Controllata, D.O.C., sono state riconosciute tre sottodenominazioni geografiche: Riviera dei Fiori, la cui area si estende in tutta la provincia di Imperia, Albenga o Albenganese, la cui area è racchiusa in una ventina di comuni della provincia di Savona, tra cui Albenga, Alassio e Andora, e Finale o Finalese, il cui territorio si limita a sedici comuni della provincia di Savona, tra cui Finale Ligure e Pietra Ligure.

Come ogni vino che si rispetti il Riviera Ligure di Ponente deve sottostare a delle regole per non danneggiare le proprie qualità. Innanzitutto è doveroso quantificare nel modo giusto la dose di uvaggio. Essendo il Riviera Ligure di Ponente presente in diverse varietà, per ogni tipologia si avrà un proprio uvaggio.

Il Riviera Ligure di Ponente verrà prodotto con le seguenti uve nelle seguenti quantità: uve Rossese, minimo 95% più l’eventuale aggiunta di altre uve a bacca rossa locali; il Riviera Ligure di Ponente Pigato, è prodotto con uve Pigato, minimo 95% più l’eventuale aggiunta di altre uve a bacca bianca locali; il Riviera Ligure di Ponente Vermentino, prodotto con uve Vermentino, minimo 95% più l’eventuale aggiunta di uve a bacca bianca locali.

Riviera Ligure di Ponente

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Il Riviera Ligure di Ponente e le sue Caratteristiche Organolettiche

Il Riviera Ligure di Ponente è un vino ligure che ha ottenuto il titolo di riconoscimento di Denominazione di Origine Controllata, D.O.C. Questo vino si divide in tre sottodenominazioni varietali: il Riviera Ligure di Ponente, il Riviera Ligure di Ponente Pigato e il Riviera Ligure di Ponente Vermetino.

Ognuna di queste tipologie ha delle proprie caratteristiche organolettiche. Il Riviera Ligure di Ponente Rossese ha un colore rosso rubino chiaro, con un profumo delicato e vinoso. Il suo sapore è asciutto, morbido e con un retrogusto amarognolo. La sua gradazione alcoolica deve essere pari a 11% vol. La temperatura di servizio 16-17°C e va accompagnato da pietanze quali carni bianche, arrosto, salumi e formaggi mediamente stagionati. Il Riviera Ligure di Ponente Rossese va degustato entro due, tre anni.

Il Riviera Ligure di Ponente Pigato è un vino dal colore giallo paglierino più o meno intenso, con un profumo ricco e avvolgente. Il suo sapore è secco, intenso, pieno di corpo, con un retrogusto amarognolo e di mandorla. La sua gradazione alcoolica è pari a 11% vol. La temperatura di servizio è pari a 10-12°C e va accompagnato da pietanze, quali antipasti lugiri, pansotti alle noci, minestre, trenette al pesto, piatti a base di pesce, verdure ripiene, uova e formaggi a pasta morbida. Va degustato entro uno o due anni.

Il Riviera Ligure di Ponente Vermentino è un vino dal colore giallo paglierino, con un profumo intenso e delicato. Il suo sapore è asciutto, fresco e fruttato. La sua gradazione alcoolica è pari a 11% vol. La temperatura di servizio deve essere pari a 9-12°C e va accompagnato da pietanze, quali antipasto di mare, pasta col pesto, piatti di pesce e vitello tonnato. È un vino che va servito anche come aperitivo. Il Riviera Ligure di Ponente Vermentino è un vino maturo entro uno o due anni, ma è meglio degustarlo entro il primo anno.


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L’azienda vinicola Punta Crena

La zona ligure pià fascinosa e suggestiva è Varigotti, ed è proprio qui che la famiglia Ruffino ha deciso di produrre vini, approfittando anche della bellezza del paesaggio. I vini qui prodotti derivano da uve molto antiche: . Mataossu, Vermentino Pigato, Rossese, Lumassina, Cruvin. Questi sono vini molto rari che solo in pochi, soprattutto gli esperti, possono assaporarne e degustarne le caratteristiche, traendone forti emozioni e i profumi e i sapori intensi. La cantina della famiglia Ruffino è situata a 350 metri di altitudine e per poter coltivare i propri vigneti dispone di un tipico terrazzamento ligure che contraddistingue molta parte del suggestivo paesaggio di questa regione. Con questo generre di coltivazione è necessaria una lavorazione manuale, dividendo poi i grappoli in delle piccole ceste che verranno poi immediatamente destinati alla vecchia cantina che è costruita in una roccia. L'uva viene qui pressata con dolcezza e diventa piano piano vino. Un vino che conta dell’effetto del sole, mare, lavoro e passione che porta il nome di Punta Crena.


L’azienda vitivinicola Terre Bianche

L’azienda vinicola Terre Bianche nasce con lo scopo di creare prodotti dalle grandi qualità, in modo da poter esprimere al meglio i profumi e i sapori di cui le uve sono dotate. La cantina è situata nella Val Nervia, un luogo in cui il clima è mite e la terra è bianca e argillosa, elementi fondamentali per la riuscita di un buon vino. Qui vengono utilizzate tecniche di produzione alquanto moderne e tecnologiche che si mescolano alle attrezzature tradizionali, tramandate di generazione in generazione. Il risultato di questa passione e di tutto questo impegno impiegato per la vitivinicoltura si è riversato positivamente nella produzione dei seguenti vini: il Rossese di Dolceacqua, prodotto da un vitigno ad uva rossa esclusivo della zona ligure, o il Vermentino e il Pigato, due vitigni ad uva bianca tipici del Ponente ligure.


La Cantina BioVio

Giobatta Vio, detto Aimone, ha creato ubn proprio castello in cui poter svolgere e concretizzare la sua passione: la vitivinicoltura. Ha creato una cantina stando attento ad ogni minimo particolare: questo locale è il luogo in cui avviene la vinificazione e l’imbottigliamento. Vi è anche la sala delle degustazioni. Per la produzione di vini non vengono utilizzati concimi chimici, né altro che possa danneggiare l’ambiente, ma si rifanno a tecniche utilizzate nel passato e tramandate fino al presente. La tecnica biologica utilizzata quindi è la forma di coltivazione scelta da Giobatta Vio, con la quale è in grado di creare ottimi vini caratterizzati da qualità eccelse.




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